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venerdì 17 febbraio 2017

COSE VERAMENTE A CASO PER CUI UNO POI PROVA ANCHE VERGOGNA A RILEGGERLE, PERÒ MENTRE SI SCRIVONO È BELLO

Perdere te, e accorgersi solo quando il tempo - notoriamente tiranno - è divenuto pure manesco e tira schiaffi minchia in faccia. Eri un pesce a cui io insistevo a dare del tè verde in tazza grande senza capire che avevi solo bisogno di un'anforetta. 
L'amore a volte è semplicemente questo
Ero smarrito, tradito, stavo male come un osteopata senza precedenti penali che viene preso a calci in un parcheggio di un fast food nel New Mexico, nei dintorni di Albuquerque. Ma tu fingevi di non accorgerti del mio urlo tipo di Munch e mi evitavi girando lo sguardo altrove e in quell'altrove c'era una suora che ti faceva il dito, e che tu salutavi, lo stesso, senza chiederti che razza di situazione fosse, col mio straziante grido che a poco a poco svaniva lasciando spazio a un apericena con tante bellezze.
Ma senza te. 
Verde. 
In tazza grande. 

venerdì 13 novembre 2015

LITIGIO IN TERMINI ECO SOSTENIBILI

CI SONO INSENSATEZZE CHE NASCONO DALLA MIA DARK SIDE OF THE.. CREATIVITY. 

Fatto: un pedone si appresta ad attraversare sulle strisce, e un conducente distratto quasi lo investe.


Pedone. "Ehi lei, guidatore. La sua vistosa distrazione stava per azzerare le mie funzioni vitali, o nel caso migliore, parte di esse. La invito ad approssimarsi al bagno per espletare il bisogno grosso"

Guidatore. "Si plachi per cortesia pedone. E per quanto possa lei avere sfumature di ragione, sono turbato dal suo linguaggio sobrio che cela tuttavia piccata intenzione di ferirmi, non è questo che mi sarei augurato quest'oggi quando sono uscito di casa"

Pedone. "La fa facile lei. Lo sa che se avesse portato a termine l'intera distrazione al massimo avrebbe suscitato qualche lieve segnatura alla sua arma a motore, mentre io invece avrei subito danneggiamenti fin anche alla custodia ossosa del cervello?! No che non mi placo, non questa volta, porzione di rifiuto umano giunto al termine della digestione"

Guidatore. "Caspita, lei è meno ragionevole di quanto apparisse a prima vista; lei è esempio vivente del detto che narra di come in taluni casi non è la divisa che fa di un carabiniere un buon agente delle forze dell'ordine. Vorrei pergiungere a un chiarimento, ma visto l'inasprirsi delle circostanze quello che più mi preme è ribattere a tono le sue crescenti ingiurie. Quindi le comunico che la reputo il frutto di un accoppiamento tra la sua genitrice ed uno dei tanti maschi con cui ella soleva intrattenersi previo stipulato indennizzo"

Pedone. "Le faccio una domanda; lei è sicuro che esista e sia percorribile la strada che porta al verbo "pergiungere"? Perché le assicuro che è la prima volta che mi ci imbatto, e non mi risulta che esso esista.. e se così fosse io al suo posto arrossirei di vergogna come un rubatore colto con le estremità degli arti superiori intente a sottrarre beni alla vittima di turno"

Guidatore. "Non è una giornata positiva sin qui, se aggiungiamo essersi imbattuti in persone sfaldatrici di membri maschili come lei - e ammesso anche che "pergiungere" non esista - non esiterei ad inserire questa giornata nel novero delle nove giornate non meglio iniziate della mia esistenza. Anche se questo verbo ha spostato la diatriba su un altro terreno rispetto a quello iniziale in cui la mia carrozza motorizzata avrebbe dovuto, assieme alla forza di gravità, farla gemere"

Pedone. "Come osa. Sto giungendo al termine della virtù che consente la sopportazione di oltraggi al proprio benessere, non è ammissibile che per colpa di una singola parte del comparto testicolare io debba essere destinato a ruolo di vittima con la sola colpa di aver imboccato le zebrate segnature stradali atte a garantire incolumità a passeggiatori pedestri"

Guidatore. "Guardi, si reputi pregno di buona sorte in quanto ho premurose questioni da portare a compimento, in altro caso avrei abbandonato il carro a ruote con il chiaro intento di pugnarla in viso. Ma allo asilo il figlio di mia moglie e mio mi attende, quindi faccio come il paese ligure savonese: Vado"

Pedone. "Intende forse l'asilo Don Bosco? Anche io sto recando il mio essere in loco per il mio figliuol accasare"

Guidatore. "Vuole allora coglier l'occasione di ricevere assistenza ed essere in loco guidato prendendo posto nel sedile accanto al guidatore qui da me rappresentato?"

Pedone. "Non sia ridicolo, razza di coglione"

martedì 16 dicembre 2014

L'ignobile complotto delle multinazionali

Io non so se ultimamente abbiate comprato dei cavi...sapete...quelli confezionati sigillati tipo caricatore del cellulare per la macchina o altra roba simile, un qualsiasi prodotto del cazzo cinese che ormai puntualmente viene inglobato dentro una sottospecie di utero materno plasticoso trasparente-cartonato.

Ecco, io si. Tipo che ho perso il cavo che riforniva di vita il mio ipod...che quando è scarico io proprio non ho voglia di andare a correre e tutta questa faccenda, mi aiutava parecchio perché non avevo voglia di andare a correre in generale e mi consentiva di non dover inventare altre scuse per non fare del movimento risparmiandomi tempo e perdita di dignità però, son situazioni da risolvere prima o poi, soprattutto in periodi in cui fai colazione con mezzo pandoro inzuppato nel latte e mangi porcate giorno e notte manco dovessi andare in letargo domani.

Quindi, mi approssimo in provincia di Mediaworld orario pausa pranzo e mi impegno senza GPS a trovare la fila giusta...che tu immagini che sia tra cavi ed accessori, proprio quella fila con la scritta 'CAVI E ACCESSORI' stampata su un cartello dimensione campo da calcio del Maracanà. E invece no...ci trovi tutto, dai cavi per la tv a collegamenti improbabili stile USB - Procione selvatico ma ovviamente quello che serve a te non c'è e solo all'idea di chiedere ad un commesso in rosso babbo natale ti fa salire la morte perché diciamolo..

Chiedere ad un commesso è da schiappe.

Evito i televisori curvi da diecimila euro e cellulari piatti ma con il display da 46 pollici, schivo il settore offerte con bistecchierepastamaticaffettaculisbriciolacarote e mi fiondo al piano di sopra senza gettare sguardi sulle serie in Blu Ray cofanettate che io lo so, son tutti trucchi per rendermi povero. Al piano di sopra ci sono i videogiochi...i pc scatolati inutili e costosi con dentro tre criceti a farli girare ma con tanti bei led e lucine e suoni che a Natale son tutti più fessi, cartucce di inchiostro che per quel prezzo spero ci sia dentro anche la piovra da 3 kg da cui l'hanno estratto insieme alle patate, frigoriferi-appartamento e una miriade di cazzate ed è li...tra le cazzate che lo trovo, infilato in mezzo a cover-pelouche, skin protettive, espansioni di memoria, prodotti per la cura del tuo smartphone, lì...ecco il mio cavo-clone cinese simil-funzionante da 15 euro.

Tronfio prendo e corro alla cassa, entro in macchina, corro a lavoro, tiro fuori l'ipod e vado ad aprire la scatola.

APRIRE LA SCATOLA.

Ed eccolo il complotto...ma voi riuscite ad aprirle queste cazzo di scatole? No...perché è detto da uno che non sa togliere in meno di dieci minuti la pellicola dei CD. Provo a strappare il cartone dietro ma è come avergli fatto uno scrub rilassante...niente...manco ci fosse un sub-strato di cemento e fibra di carbonio. Provo a piegare la plastica e tirare il fondo ma ci lascio unghie e impronte digitali. Strappo brandelli esterni ma sembra l'attacco alla Morte Nera ma una senza punti deboli. Indebolita e senza alcuni pezzi ma la scatola rimane li sigillata e capisco anche che magari lo facciano per i furti ma io sospetto che sotto sotto, se vado a cercare, scoprirei che chi produce questi prodotti venda anche forbici perché la mia mente non riesce a trovare altro modo per aprirle...sono li come uno scemo e dubito anche della mia virilità...che magari non ho la forza e son debole quindi chiedo a Teo, il mio collega, di aiutarmi ma anche lui a mani nude non combina un cazzo di nulla.




La forbice è l'unica. Ne prendiamo una affilata e spietata, come si conviene ad un'officina, sezioniamo come esperti chirurgi, dovendo infilarci in profondità rischiando quasi di tagliare il cavo...infila, taglia, infila, taglia...ci mettiamo cinque minuti abbandonanti e gli ultimi lembi li strappo stile belva feroce..e tiro fuori il cavo...e prendo l'ipod e lo collego e...

...non funziona.

lunedì 6 gennaio 2014

Voglia di smutandarsi in chiesa

Da qualche parte in un punto indefinito tra la mia generazione e quella nuova dev'essere morto il talento, quello artistico, altrimenti non si spiega questo presepe fatto dai bambini del catechismo, con pecorelle vermoidi dalla faccia piatta di cartone rosa, pupazzi rotondi per Maria e Giuseppe poi...la prima è la fata turchina...l'altro sembra uscito da The Nightmare Before Christmas...ci sono anche due Hobbit davanti tral'altro, probabilmente sulla via per Mordor mentre il resto...ci sono dei bambocci di carta colorati male dentro e fuori gli spazi che fanno da pastorelli, sembrano presi da uno di quei quadernoni per bambini di tre anni con pennarelli magici e sono infilati in muschio finto qua e là, a caso, mentre stelle mal ritagliate sorridenti sono appiccicate un po' ovunque...un paio di elementi umani sembrano dei barboni tossicodipendenti, altri cloni di X-Files...un disastro...io ricordo che ai miei tempi con 4 chili di pasta varia si faceva una via crucis con trenta omini da fare invidia ai personaggi di Shrek e che con il Das...spero si scriva cosi...la pasta modellabile comunque...avevamo creato un capolavoro da annali tanto che l'avevano messo pure in una stanza privata che di solito è per roba VIP.

Ora, il presepe è in chiesa e io lo osservo e lo fotografo di nascosto mentre aspetto che la nenia soporifera del rosario finisca e che la messa inizi...si, sono a messa...perché sono a messa? È tipo in onore dei miei nonni materni...mia nonna avrebbe compiuto gli anni domani fosse ancora viva...quindi dovendo dare conferma a mia madre sul gettone di presenza ho risposto "si vengo" anche se ciò significa togliere i pantaloni della tuta per infilare dei jeans che per chissà quale cazzo di legge fisica energia mistica maledizione sumera sembrano sempre usciti da un freezer e sempre molto stretti anche se te mica te li ricordavi cosi...pare infilarsi due pinguini morti nelle gambe...senti le cuciture e i bottoni e la cerniera ghiacciati mentre tu ti infili anche la maglietta dentro che sai benissimo che sopportare del metallo freddo sulla pancia è pura utopia oggi.

Ma non mi turba molto alla fine, no...e nemmeno la morte del talento artistico nel mondo e nemmeno il fatto che poco prima di uscire mia madre mi dice "ma perché non sei venuto di la a conoscere Iside...studentessa di cinema...bella...giovane?" lasciandomi basito...ero in camera mia, nella mia solitudine con porno in streaming sullo schermo. No...nemmeno quello mi turba...è che sto li che mi giro dando le spalle al presepe trash quando di colpo...due movimenti in più...e chissà come le mutande mi si infilano nelle chiappe appena mi sistemo nella panca e ora c'ho gente attorno, vecchie che mi osservano ed entra il prete e l'incenso e quello che parte con i canti intonato come Robocop "La La sulla montagna" con l'ultima strofa che si canta solo una volta ogni trentadue anni e oggi pare proprio quel giorno ma nessuno se la ricorda e io sento la stoffa nelle chiappe e l'unica soluzione pratica sarebbe di prendere pantaloni e tutto il resto e tirare in giù con decisione ma non ho la personalità di Nadal o di un maniaco sessuale in un parco coi bambini...sono schiacciato dagli occhi e i pensieri e i discorsi degli altri, vittima dei giudizi e della gente perché sono brutto e debole anche con nulla da perdere tra mille estranei quindi, cerco mosse alternative.

La prima, allungarsi sulla panca in modo che il culo stia quasi sul bordo e con discrezione tirare dal cavallo...ma la mia pigrizia viene pagata duramente...ho scelto dei jeans un po' piu larghi e stare comodo...per andare a 'prendere' anche le mutande sembrerei un rapper che si trastulla il bigolo distruggendosi il pacco quindi la scarto. Poi, penso di aspettare la genuflessione che significa inginocchiarsi sulla panca e con un gesto finto casuale tirarsi giù le mutande ma anche li...problemi su problemi...ho gli occhi di vecchie e di una mezza gnocca che mi sta dietro direttamente su mani e culo e il problema potrebbe ripresentarsi appena mi rialzo, che la fisica delle mutande è roba oscura come l'universo profondo e la situazione potrebbe pure peggiorare, sicuro come la morte, il canone Rai e l'esplosione del Sole fra cinque miliardi di anni.

Rifletto nervoso...che nei momenti di disagio a fare finta di nulla si fa una fatica incredibile, potrei avere anche la giugulare recisa e non mi interesserebbe, penserei solo a quelle mutande del cazzo e al desiderio profondo sovrastante impetuoso di levarmele. Decido di giocarmi tutto nell'unico momento perfetto, roba pari alle eclissi e alle congiunzioni astrali per tutti quei popoli schiattati migliaia di anni fa...attendo paziente ripetendo le mosse da fare come uno slalomista al cancelletto e appena il parroco esclama "scambiatevi un segno di pace" io scatto subito girandomi all'indietro allungando la mano sinistra mentre con la coda dell'occhio verifico che mia sorella stia intrattenendo e scambiando convenevoli con la tizia che avevo di fronte. La vecchia e la gnocca adesso le ho davanti e sono spaesate dalla mia mossa...ora non devono solo pensare a scandire "La pace sia con te" ma anche abbassare la destra per raggiungermi con la sinistra "che forse è mancino questo" pensano o un "Ma che fa?"...tutti pensieri che la mia vergogna di essere umano possono tollerare molto più di "si sta smutandando in pubblico" o "Quell'idiota si sta mettendo le mani nel culo?"

Passo in rassegna i volti e gli sguardi...la mezza gnocca ha boccoli neri e occhioni castani...la vecchia è una nana rugosa con occhiali e frangetta demodè, noto l'indecisione e il lampo nei loro occhi, sintomi di neuroni in collisione e quindi agisco, con la destra scendo rapido verso il retro, dove sta il culo, mi aggrappò al denim stringendo e tirando con forza tutto quello che riesco ad afferrare...roba che avviene in pochi millisecondi....poi lascio.

Quando mi giro poi, finalmente, mi sento di dirlo con il cuore...

"Che la pace sia con me"


martedì 3 dicembre 2013

LETTERA AL CREATORE (Amaro Remix by Wilbur Walsh)

Ehy Dio…sono Tosco…anche se è il soprannome che mi danno i miei amici e non so se te ci chiami in altri modi, se c’è un divino nome per ognuno di noi, se i tuoi nomi hanno lettere o numeri, se per te numeri e lettere hanno davvero significato poi…chissà cosa usi…forse suoni o odori o radiazioni gamma dallo spazio profondo.

A proposito…con Babbo Natale il problema dell’indirizzo l’hanno risolto, la sede legale sta da qualche parte su al Polo Nord mentre di te bho, mica si capisce, non c’è un posto dove mandare letterine a Gesù, ne francobolli spaziali certificati ESA, l’agenzia spaziale europea. Posso solo ipotizzare che tu stia tipo vicino alla Nube di Oort, spiaggia bianca, mare cristallino ma invece del cielo azzurro lo spazio profondo e miliardi di stelle che illuminano a giorno, nebulose dai mille colori, galassie a perdita d’occhio.

Bella vita te…si.

Ora…di domande te ne vorrei fare tante e in realtà te ne ho fatte molte in questi anni anche se di risposte non me ne hai mai data una. Ogni due per tre ti chiedo cosa ho di sbagliato, di indicarmi la via, di cercare con me l’ago della bilancia che regola la mia vita, perso nel pagliaio del mio cervello confuso ma non sento nulla…non una voce o un sospiro…non una luce anomala che illumina il muro di notte quando non prendo sonno dall’ansia…forse perché da piccolo mi hai anche portato via l’udito dall’orecchio sinistro e la vista peggiora anno dopo anno.

Colpo gobbo.

Lo accetto, a taluni è andata peggio…piogge di fuoco, alluvioni, pestilenze e carestie…dicono che ce lo siamo meritato anche se te lo dico, senza che ti arrabbi, te la sei presa un po’ troppo e non sta mica bene fare cosi tanto l’offeso, stile “non gioco più con voi…cazzi vostri”. C’è gente che è nata da poco che non ha grosse responsabilità ma si ritrova armi puntate alla testa, malattie da destino creativo, genitori pazzi e violenti o culle sanguinolente a forma di cassonetto con sacchetti di spazzature per cuscini. L’acqua ci salva dalla sete e ci annega ad ogni monsone, l’amore è diventata una scommessa ad alto rischio spesso basata sull’egoismo e sugli zeri di un conto in banca, godersi il cielo stellato è reso impossibile dalle città che non dormono mai, immerse in fumi bianchi e alcool a cascata dalle grondaie, si parla con piombo e fuoco, la natura ci odia, la tecnologia ci odia. Le persone si odiano.

Se sapessi il tuo indirizzo ti manderei una cartolina da questa sfera blu…ci metterei un collage di miliardi di foto prese dai TG e dalle sofferenze di ognuno, francobollo da 1.000.000 di dollari con sonda Voyager dorata su sfondo blu cobalto, con in primo piano quel messaggio per l’universo, l’uomo vitruviano inciso sulla superficie simbolo dell’armonia umana. Ti scriverei un invito a fare un salto di nuovo dalle nostre parti, un giretto in questo orticello disastrato dalla grandine, giusto per dimostrarci che la storiella del buono e misericordioso è vera sul serio.

“In verità in verità vi dico”

Te lo scrivo perché mentre sei li che sorseggi cocktail a base di quasar e plasma ionizzato con ghiaccio, agitato e non mescolato, i tuoi adepti continuano a dirci che ci hai creati a tua immagine e somiglianza ma io attorno vedo quasi sempre solo degli stronzi. E se la matematica l’hai creata te, per aiutarci a tenere in piedi case e ponti anche se poi basta una crepa nel terriccio per trasformare il mondo in un Jenga, ecco…

…tra un sorso e l’altro…

…fai due più due.

lunedì 2 dicembre 2013

LETTERA AL CREATORE

Ciao Creatore. Come saprai sono Dane, non farti ingannare dallo pseudonimo “Topper Harley”, è una lunga storia, un giorno ti spiegherò.
Ti scrivo questa lettera perché, cazzo.. sarò franco, non riesco a credere in te
Vorrei tanto farlo. Se esistessi, sarei irrorato di gioia. Dico davvero! E non credo neanche tu sia il tipo che se la prenderebbe se una sua creatura ti si ponesse con tale candido ammettere. Quelli della chiesa ti dipingono come un tizio un po’ permaloso, un leader carismatico che sei gli dai del tu e lo metti in discussione, fa il grosso e ti manda le cavallette. Io no dai.

Ti vedo anzi un tipo okay, il migliore amico di tutti, sempre col sorriso, privo di quel fare ammonitore con cui sovente ti si rappresenta. Un tizio a posto, con la battuta pronta, il miglior maestro, psicologo, barista, passante, professore, assessore, che si possa desiderare. Il padre e il figlio che tutti vorrebbero avere. 
E poi tipo bravissimo a tennis, non so perché. Palle corte magistralmente coperte sino all’ultimo, dritto e rovescio letali, gran servizio, inbrekkabile.. Unbreakable. 

Che poi tutti si rivolgono a te con domande desiderose di risposte sui grandi misteri della vita, chiederti favori, ottenere guarigioni per i propri cari, una promozione, un goal, un terno al lotto.. ma nessuno si è mai occupato di te, nessuno che si sia degnato di chiederti un basico “Come Stai?” Sarà vero che ti occorrano - e bastino - le sole preghiere?

Ma tipo, tu, Dio.. Sei felice? Ti senti solo? Ti è mai pesato non avere i genitori? Cosa fai durante il giorno dall’origine dei tempi a oggi? 
Esiste qualche altra entità affine a te, amica o nemica che sia? Hai mai pensato di prendere un cane? Preferiresti vivere in Europa o in Asia? Città o campagna? Griffin o Simpson? Ti piacciono i Cold Play? A me sommariamente si. 

Sono queste le domande da fare a te. 
A te che sei così restìo a dare risposte. A te che hai mandato tuo figlio 2mila anni fa, che la gente non se lo domanda mica ma io si: perché solo 2mila anni fa? E prima? Dobbiamo ritenere peccatori quelli cattivi “avanti Cristo”? 
A te che non puoi intervenire neanche a fronte di ingiustizie pazzesche, o forse non ti interessa farlo. A te che sei l'unica vera luce nell'esistenza di tante persone. A te che in tuo nome è nato l'Amore. A te che in nome tuo si sono fatte tante guerre. A te che tutto puoi e nulla sembri fare. A te che non riesci a convincere me. A te che se come dicono i preti tutto già sai e tutto è già scritto, allora che cacchio ti arrabbi? 

A te che richiami con te tanti nostri cari e non permetti di comunicare più con noi che rimaniamo qui, a soffrire tra le lacrime.. basterebbe permettere un ultimo desiderio a chi se ne va, un messaggio.. Uno, semplice, conciso, tangibile, chiaro, sereno, che ci dica “Qui tutto bene, fate i bravi” e ci dia le certezze che ora non abbiamo. Che tu non ci dai. A te che ci chiedi di avere fede. 

A te che forse non esisti...

A te che forse esisti...

A te.

A te che.. che tu ci sia o meno, sei sempre nei miei pensieri, pronto a farti amare.

venerdì 1 novembre 2013

Che tanto fra 5 miliardi di anni è tutto finito.

Seduto, tavolaccio di legno di un pub, tre luppoli dentro una bottiglia di Bock marrone mentre si discute di donne e moto, giusto qualche giorno fa...

Si presenta questo tizio che non conosco...do la mano, lui la stritola e la cosa non mi piace, come se ti prestassi la macchina e me la riconsegni schiacciata sul muso, senza portiere e con un barbone morto sul cofano.

"Grazie..."

"Si prego...però...cazzo...la macchina..."

"Ah si...però grazie eh..."

Ora...vorrei dimostrargli che il parkour serve a qualcosa reagendo con una contromossa che gli demolisca i metacarpi ma si sa come finiscono queste cose poi...una tira l'altra, ripicche su ripicche e finisce che la prossima volta porta un amico pugile da presentarti ed invece di darti una pacca sulle spalle ti gonfia di botte in un angolo. Sapete cosa dimostra tutto questo schiacciare le cartilagini altrui? Dimostra il tipico atteggiamento di 'cercare di far vedere qualcosa'...che io son forte che ti stringo la mano durissimo...te la presso bastardo, te la spacco quella mano hai capito?

Fai come ti pare ecco...mica mi interessa...mi dà solo un po' di fastidio anche perché poi ci penso ed un sacco di volte nella catena dell'apparenza ci finisco pure io e mi do fastidio da solo.

Oggi ad esempio, vado a messa...non per quale strano motivo eh...è che i miei credono che frequenti spesso ma in realtà no ma oggi non avevo alternative divertenti e stare a casa nascosto in un armadio non mi garbava, troppo scomodo e ho il torcicollo. Quindi decido di andarci davvero per una volta, sedermi in fondo ad osservare come il cameramen in un documentario sulle bestie della savana...capire in cosa credono quegli altri lì che in fondo, se ci penso, credere sul serio sarebbe bello e comodo anche per me.

Nel trucco dell'apparire ci cado appena entrato, subito a puntare la figa nel coro mentre maledico la mia balba incolta, i capelli non rasati e i vestiti da barbone tossico. Arriva il momento delle offerte e io tiro fuori il portafoglio ma dentro ho solo trenta centesimi e i rimasugli di una SIM. Le vecchie attorno intanto sventolano buste e bigliettoni, sembrano brooker all'apertura di Wall Street, mentre io non so che fare con la mia evidente indigenza. Mi creo un piano subdolo con cui possa cavarmela senza passare in quei terribili secondi in cui sei l'unico che non butta dentro monete e guardi in basso fingendoti distratto o peggio...addormentato.

Il trucco che escogito sta nell'infilare la mano dentro il buco sulla stoffa che copre il cestino e 'lanciare' le monete nell'angolo più buio. Faranno casino rimbalzando sul resto di quella riserva di Nickel. Sembrerà che abbia gettato una manciata d'oro e l'omino delle offerte non vedrà nulla...che quello lì se lo osservi bene sta sempre a guardare in basso, verso la fossa dei soldi, scannerizzandoti il bilancio bancario con due occhiate.
Eccolo che arriva appunto, completo grigio, leggera protuberanza addominale, camicia azzurrina, occhiali e occhi che osservano. Tutti buttano dentro qualcosa...ed ogni volta mi sembra di notare nell'omino un leggero "Si Si" di approvazione severa fatto con la testa. Quando me lo trovo di fianco uso la mossa dello scorpione...così l'ho chiamata...e lancio le monete.

Forse sarà la più grande dimostrazione dell'esistenza di un Dio burlone della mia vita...non so...sta di fatto che le lancio non so come sopra il cestino...e cadono sulla stoffa. Tutti vedono, tutti fanno '10 + 20...30'. L'omino non lo guardo in faccia ma di sicuro ha stampato un ghigno di sdegno e scomunica.

Raccolgo dalla stoffa e butto dentro...pure il 'tin' è misero.

Con vergogna passo in rassegna gli errori fatti con 'lo scorpione' ma qua la fisica non c'entra nulla, semplice beffa divina che comincio a capire il perché gli altri alla fine 'credono'...certe cose non te le spieghi.

Il problema è che me ne dovrei fregare, fare come la vecchina povera al tempio al tempo di Gesù con l'unico obolo distesa per terra, che mica è di queste cose che devi preoccuparti, fottitene e passa oltre che la vita può finire in un attimo. Una fuga di gas ed esplode tutto, kamikaze iracheni musulmani che entrano con autobomba dalla sacrestia oppure una laserata di onde gamma e plasma che arrivano da una supernova.

A questo non avevate mai pensato eh? Cadere dalle scale...incidente in macchina...ma supernova mai vero?

Una sera di due settimane fa non so come sono finito a parlare di cosmologia avanzata con un mio compare. "Tanto la terra sparisce fra cinque miliardi di anni...inglobata dal Sole che diventerà gigante rossa..." gli dico, fiero e saggio.

Il mio amico ride a squarciapalle...si lo so che si scrive crepapelle...bhe comunque ride e risponde

"Ma te sei folle...a parte che ci saremo già estinti o saremo diventati delle robe alte tre metri senza palle...senza cazzo...senza peli  e che si autoriproducono...ma sicuramente prima o poi arriverà qualche cazzo di onda d'urto cosmica di raggi gamma e neutrini che ti riducono tipo Plasmon liofilizzati tempo dodici secondi..."

Si insomma...tu sei li con la tua morosa sulla spiaggia di notte che vuoi trombare mentre lei è li che fantastica dolcemente sul cielo stellato che è vecchio di qualche milione di anni...come vedere diapositive di vent'anni fa...e ti arriva questo fascio di particelle cazzute che ti riduce in carbone e non ti sei manco abbassato la zip.

E' successo che da qualche parte cinque minuti fa, all'angolo tra la 5° strada stellare e Alpha Centauri una stella è esplosa e nessuno lo poteva sapere. Fuga di gas cosmica. Tutto finito.

 C'è da andare in giro spaventati altroché...ti becchi uno davanti che ti vuole rapinare "Dammi tutto quello che hai!" ed ha una pistola in mano. Ci sarebbe da rispondergli "Ma che cazzo fai con quel pistolino...ma non sai che magari ci sta arrivando una pallottola di radiazioni a 800.000° gradi e fra due secondi siamo morti?" Gli prendi la pistola dalle mani e lo abbracci.

Ecco perché sta cosa dell'apparire alla fin fine è davvero una perdita di tempo, un vero spreco. Pensiamo un po' più semplice.

Ritorno dal viaggetto cosmico di nuovo sulla terra. La messa è alla fine, la figa del coro canta insieme con le altre.

"E quando il sol si spegnerà e quando il sol si spegnerà o Signor come vorrei che ci fosse un posto per me..."

Che vi dicevo? Un Dio burlone.


lunedì 28 ottobre 2013

FACEBOOK: I 3 STATI PEGGIORI DELLA SETTIMANA

LA SECONDA PUNTATA

Qualcuno di voi avrà notato che rispetto alla prima puntata, la classifica si è ridotta. Ebbene, quel qualcuno di voi ha notato giusto. Del resto dopo il successone della rubrica d'esordio si è riscontrato in tutto il 'Pianeta Facebook', un innalzamento dell'attenzione a non sbagliare verbi e sintassi mai registrata prima, ossia Facebook, per sfuggire alle grinfie della scomoda classifica, è diventato un contenitore piu' accorto. Migliorie che non ti aspetteresti.
L'altra versione della faccenda è che non ci ho badato nei giorni scorsi ed ho fatto tutto ieri sera e più di tre non ne ho mica trovati. Versione per i più scettici questa. DIFFIDENTI.
3 ....TERZA POSIZIONE .... 3
Marco T. non ha tempo da dedicare al primo che passa, lui bada al sodo, pochi giri di parole, categorico...
"Chi chiama col numero privato merita di morire giovane"
Non lo nego.. Ho controllato in tutta fretta le impostazioni di chiamata del mio cellulare. Ero pulito. 15 mi piace lo supportano. SENTENZA.
2 .... SECONDA POSIZIONE .... 2
Forse reduce da un positivo concerto della cantante, forse fresco di provini del presepe vivente in cui in quel ruolo c'era una bella topa, Giampaolo C. approda nella mia bacheca con uno sfolgorante..
"Una bella madonna!!"
Hip Hip Hurrà verrebbe da dire. ESCLAMATIVO.
1 .... PRIMA POSIZIONE .... 1
Fabio F. vuole dire la sua sulla sorprendente sconfitta del Paris Saint Germain, che con ogni probabilità gli ha fatto saltare la scommessa. La prende bene però, tanto che scrive..
"mvt pdb dc psg del cazzo pd..."
Ora, alcuni maliziosi potrebbero pensare che sia una costellazione di acronimi di bestemmie.. e invece no! Sono parole di fratellanza, che riportano all'essenza dello sport, fatto di tifo genuino e toni pacati, infatti si distingue un chiaro appello: 
Meno Violenze Tutti! Parole Di Buonsenso! Deduco Che 'Psg del cazzo' Paia Diffamatorio! ARCIVESCOVILE.
E' tutto per oggi. State bene dai.
Alla prossima.

venerdì 18 ottobre 2013

FACEBOOK: I 5 STATI PEGGIORI DELLA SETTIMANA



 

LA PRIMA PUNTATA. benvenuti.


Il Facebook è una grande invenzione, poche balle. Un’idea che oggi pare di rara scontatezza, ma che non lo è affatto, se considerate che chi lo ha inventato sta ancora finendo di contare i soldi. Diffidate dunque da chi vi dice che il facebook sia una cagata. Chi lo dice è perché:  

A. Non ci è mai stato e non vuole entrarci per preconcetto.
B. Ci è dentro ma fa l’anticonformista del cazzo.
C. Il suo partner non vuole che ce l’abbia. Zerbino.
D. Non è previsto un punto D.

Il problema del Facebook semmai è l’uso che la gente ne fa. Quindi ecco che diviene un temporalesco melting pot in cui si mischiano l’uno di seguito all’altro sulla bacheca un messaggio d’amore - una poesia di bukowski – e perché no, un bestemmione.
Gente che nascosta dietro alla tastiera, riesce ad essere pungente, cattiva, rivoluzionaria che poi magari nella vita non riesce neanche a dire al suo collega se può abbassare il volume della radio... 

Faccio del mio meglio per sfuggire a tutto questo, cercando di fare il cosiddetto ‘uso intelligente del mezzo’, a partire da stati che evitino banalità assurde tipo ‘ciao a tutti, buon venerdì’ - che trovo più inutili di un neo in fronte. 
Cosi come cerco di ponderare i ‘’Mi Piace’’. Al momento ho un unico alleato in questo, l’amico Marco Maghelli Ruffo. Si perché abbiamo convenuto che ci sia uno sperpero di Mi Piace che indispone. Il Mi Piace ormai è regalato.
Il Mi Piace va tutelato. Tutelatelo!

Ma ho iniziato il pezzo con una frase a cui credo molto: Facebook è una grande invenzione. 
Mi piace, clic.
Adoro seguire le menate di tutti, a volte trascorro minuti a farmi i fatti di gente che non so neanche bene chi sia e perché sia mia ‘Amica’ - che è un altro termine che è stato smutandato del suo significato.  
  
Ed è così che da questa settimana ho deciso che quando vedo qualche stato marcio, me lo segno e ne faccio una classifica. Eccola dunque, la classifica!

La Classifica dei 5 Stati di Facebook più Brutti della Settimana.

.....5a POSIZIONE.....

Silvia P. ha le idee chiare e vuol farci partecipi di cose interessantissime. Concetti forti. Per questo scrive..
PRAPPAPAPPOOOOOOOOO

0 mi piace e 0 commenti per lei. PREVENTIVABILE.

.....4a POSIZIONE..... 
Un magnanimo Nicolas B.V. cita un suo amicone Mattia D.L. di cui ignoravo l’esistenza fino a questa sortita che unisce finezza ed eleganza e le adagia su un letto di soffici fettine di sobrietà.
SON BELLO SON SANO E TI SFONDO ANCHE L'ANO.

A 38 persone è piaciuto questo elemento. Qualcosa mi sfugge. REDDITIZIO

.....3a POSIZIONE.....

Articolo di quelli “fateli girare”in cui si parla di bollo auto, c’è una tizia competente che ci assicura che conviene non pagarlo e ci suggerisce scappatoie. Bene. Forse vittima del correttore automatico del telefonino, forse vittima di sé stesso, Francesco L. ci fa sapere la sua idea a riguardo..
BENE, NON L'HO PAGO' !!!

Nonostante tutto, 2 mi piace nella prima mezzora se li aggiudica. ASSECONDATO.

.....2a POSIZIONE.....
Tommaso D.C. ce l'ha con qualcuno. Traspare la sua vena polemica. Peccato che abbia saltato le scuole dell'obbligo, forse perchè c'aveva judo..

DALLA TUA TESTA,TRASMETTI I PENSIERI,CHE POI RICEVO E FACCIO MIEI..,

Superfluo comunicare i 0 mi piace e 0 commenti. Ciò che mi infastidisce oltre alla chiara difficoltà espositiva degno di un ubriaco irlandese alla festa di San Patrizio, è quella insulsa virgola finale. AVVINAZZATO.
 
.....1a POSIZIONE.....

Silvia Ch. ci regala una frase giustificabile solo se ti entrano estranei nell’account per farti fare la figura di merda..
:) :) :) :) LA FIGHETTA A 3/4 è FELICE!!!!!!!

Si riferirà ad un rapporto sessuale soddisfacente al 75%? Oppure è un messaggio al suo allenatore per farsi mettere fantasista, trequartista dietro alle punte? SUBDOLA.

Alla Prossima. Non cliccate il Mi Piace con leggerezza. Merde.

mercoledì 25 settembre 2013

SONO UN GRANDE, SE PARLIAMO DI IDIOTI



Hai presente quando per motivi oscuri non funziona più la connessione a internet? C’è la rete, la potenza del segnale è buona.. e non va. Poi noti quella fastidiosissima icona sovrapposta alle tacche del segnale, il triangolino giallo col punto esclamativo, e ti senti nei guai. 
 Vai sopra col mouse, ‘nessun accesso a internet’ – dice. “E perché? “ – Rispondo io. Nessuno mi risponde dentro quello schermo. 

Se sei come me poi, che sai di informatica come mia nonna sa di Justin Bieber, sei fritto. Non ti resta che improvvisare qualcosa che hai visto fare una volta al tuo amico capace. Quindi vai timidamente di tasto destro, proprietà, accenni un doppio clic su un’icona.. non accade nulla. Allora vai su impostazioni avanzate, leggi cose per te arabo/slovene, spaventato annulli. Poi un giro sul pannello di controllo non te lo fai? Te lo fai si, c’è tutto lì..
E poi .. boh..  fai confusamente partire un antivirus scaduto da tempo che comincia ad intimarti di comprare la versione nuova tramite schermate intimidatorie che raccontano di un PC, il tuo, a rischio infestazione virale, che hai paura che poi magari te lo attacca sto virus e ti viene la febbre anche a te e devi prendere un Avast per guarire e installare la Tachipirina al computer..   

Che confusione: un bendato nella nebbia.

Che poi ci pensi e volevi solo andare 2 minuti sul sito della gazza a vedere le probabili formazioni per mettere giù la squadra del fantacalcio, che tra l’altro rischi di giocare in 10, dannazione. 
Ormai sei dentro. Sei in una nebbiosa battaglia che non avresti voluto combattere. In prima linea, esposto al nemico, munito di coltellino svizzero, quello che ha anche il cavatappi. 

E ora che faccio? Stappo? 

In un barlume di lucidità, Riavvii. Sembra una mossa giusta. A volte basta, non si sa il perchè. Passano i minuti, cresce il nervoso e ti senti vittima, alle prese con un coso che ha una coscienza e che sta facendo apposta ad intralciarti il cammino. Nella tua collera ti senti un grande, e lo sei.. se parliamo di idioti. 

Riavviato, il problema rimane. Resta. Permane. Persiste. 

E’ guerra. Lo ha voluto lui; parti col raptus omicida, due pugni sulla tastiera, una shakerata allo schermo. Niente. Non reagisce. Provi un certo sollievo ad avergliene date quattro però.  Sai che faccio ora? Faccio un Defrag. Ma si! O uno Scan Disk. Forse anche il Backup è da fare. Sei più fuoristrada di una Jeep, ma ormai non puoi più capirlo, immerso come sei nelle torbide acque fangose delle lagune/lacune del tuo passato.

Intanto che metti a lavorare il sistema, vai sulla finestra della connessione zoppa e vedi il tastino che tutti vorrebbero vedere. E’ un po’ il distributore di Pepsi ghiacciata nel deserto. Sgrani gli occhi per vedere se è tutto vero e il tastino è ancora li, con la sua bella scritta: “Risoluzione Problemi”. Clicchi. 

-Rilevamento problemi connettività … attendere..
"Attendo. Ci mancherebbe. Risolva pure con calma". Preso dall'ingenua euforia, gli dai anche del Lei.

E poi la mazzata finale, quella che in molti casi ha portato svariati utenti all'esasperazione, tipo scene di mazze da baseball spaccatrici di tutto.. la conclusione nel nulla di fatto.
-Rilevato un Problema: Il server DSN non risponde.
 Grazie al cazzo, è il motivo per cui ho cliccato - pensi - ma non lo dici. E non spacchi niente. Non è più il momento delle sceneggiate. Ti ammansueti gettando la fantomatica spugna.

Spegni forzatamente il tuo Acer, tenendo premuto il tasto On/Off e lo fai ripensando a un aforisma citatoti da un carissimo amico qualche giorno prima: “LA VITA E’ TROPPO BREVE PER RIMUOVERE IN MODO SICURO LA CHIAVETTA USB”

E concludi così:
E' il momento di un Mac. E' a prova di idioti, dicono.